giovedì 25 dicembre 2008

Abd Allah


Danza, io danzai
Precipita, io precipitai
Corri, io accorsi
Obbedire all'impulso del proprio essere,
seguirlo negli angoli più estremi dell'esistenza..
Accompagnati dal vento del proprio mare,
ho vissuto giorni di festa con gli occhi pieni di lacrime;
ho danzato felice sprofondando nei miei abissi..
Nascere nel calore accogliente delle proprie viscere,
trasformare il fango in pietre preziose
esultando come il fabbro alla fine del suo lavoro..
Scaldare, scaldarsi..
Danza, io danzai
Precipita, io volai
Corri, io ti curai..
Il gioco dell'aquila è alto e lucido,
scruta i venti, felice con le correnti,
in un eterno divenire di mutamenti solidi.
Abd Allah

mercoledì 24 dicembre 2008

Mo Chúisle


Tra i rifiuti spuntai,
nel giorno più buio
là quando il sole tocca il fondo,
tra i rifiuti spuntai con un sorriso...
Uniti, un abbraccio, un muso umido che tocca il mio naso.
Un morso dolce mi afferra la mano,
il tuo sguardo fisso..
nel giorno più buio,
quando il sole tocca il fondo
ho trovato il tuo calore..
Uno sguardo d'amore mi tocca.

Ai miei gatti
Lilith e Pasquale.

sabato 6 dicembre 2008

Sceneggiatura


E' tutto scritto, è tutto nelle trame della camicia con cui si nasce. Ogni cosa ogni persona è parte della nostra sceneggiatura. Elementi fondamentali di una trasformazione.
La farfalla nasce dal bruco, l'uomo dalle maschere. Siamo tutti partecipi della crescita di ognuno di noi, attraverso le moltitudini di maschere che vestiamo contemporaneamente, miliardi di sceneggiature parallele che creano intrecci incomprensibili a volte. Siamo vittime e carnefici, salvatori e salvati, medici e malati..Tutto ciò che occorre alla rappresentazione dello sviluppo umano..
E' bellissimo e spietato, preciso e libero di ogni interpretazione. E' tutto contemporaneamente, la trama di un vestito è sempre un intreccio, un legame forte una geometria precisa che determina il disegno del vestito.

mercoledì 3 dicembre 2008

Subacqueo

Ognuno di noi ha qualcosa che "non va" nella vita. Passiamo tutti delle crisi, chi più profonde,chi meno ma tutti le viviamo. Il motivo potrebbe risiedere semplicemente nella parola che definisce questi eventi:" C'è qualcosa che non va.". Bisognerebbe innanzitutto riflettere se veramente è qualcosa che non va, oppure sta andando in un modo che noi giudichiamo sbagliato. Ovvero a volte le cose vanno nel verso giusto, che è quello che è indicato dall'esperienza in atto. Ma rispetto alle nostre aspettative è molto probabile che siamo noi a giudicarle come negative. Questo è un discorso vecchio come il mondo e non ho voglia di soffermarmici, chi non ha ancora capito questo aspetto mi sa che deve farsi un esamino di coscenza, senza colpevolizzarsi eccessivamente.
La cosa bella di cui voglio parlare, per una volta sarò melenso ed esprimerò dei luoghi comuni, però non sono mai tali se si riesce a percepire la vibrazione che vola tra le parole che escono dal petto.
Per me questo mese è stato qualcosa di stupendo, ho conosciuto delle emozioni e dei sentimenti veramente profondi. Ho viaggiato all'interno della mia persona fino a degli abissi mai illuminati dalla mia coscienza. Mi hanno entusiasmato, altre volte spossato, spaventato, dato forza e coraggio. E' stato un viaggio pieno di stravolgimenti e di crescita delle mie radici. I miei rami sono riusciti a crescere più in alto, hanno raschiato un po' di quell'azzuro, del cielo. Ora lo tengo sotto le mie unghie e lo annuso. Ascolto quel dolce incanto del cielo a volte con gioia, altre con nostalgia.
Ma lo spazio più bello che ho vissuto in questi ultimi giorni, è stato l'abbraccio dell'amicizia. Son stato male e non sono completamente uscito da ciò, però nessuno mi ha chiuso la porta in faccia. Tutti hanno ascoltato il mio dolore, la mia gioia, tutto. Qualcuno mi ha consigliato, altri semplicemente ascoltato. In definitiva la cosa più importante per me, è che tutti mi siete stati vicini. Mi avete amato per quello che sono, senza dirmi ciò che è giusto o sbagliato, un affetto semplicemente connaturato dal fatto che io sono così, niente di più niente di meno. Anche se magari non condividete ciò che dico. Mi avete fatto vedere delle parti di me che manco penasavo di avere o di manifestare. Insomma in un periodo dove tutti stanno male, sono in crisi con sè stessi e il mondo, forse in questa comunione di dolore generale, stiamo riuscendo a esserci vicini, sempre più vicini.
Per me questa esperienza è stato anche sentirvi, ed è stato stupendo. C'è stato anche altro e continua ad esserci, ma fa parte della mia sfera più privata che non voglio divulgare in questa sede.
Grazie a tutti i miei compagni di viaggio, chiunque voi siate, solo per il fatto di esserci e di essere, non mi interessa altro.
Un abbraccio.

lunedì 24 novembre 2008

L'irresistibile abisso (Tyr)


C'è una tendenza in alcuni più che in altri verso l'abisso. E' un istinto irrefrenabile che vince ogni ragione e non ci molla fino a quando non cediamo. L'incessante necessità viscerale di entrare in contatto con la torba, il fondale dove tutto in realtà riposa, dove le maree si calmano e cessano di spingerci ovunque poichè finalmente possediamo un appoggio. Fino qui parrebbe tutto bello e assoltamente entusiasmante. Ma come dice nel film "L'odio" :" il problema è l'atterraggio."
Io mi ritengo una di queste persone. Non riesco a vincere la forza d'inerzia che mi schiaccia al fondo della mia esistenza. A questa mia mancanza di forza, c'è un istinto fortissimo a vedere come le cose finiscono. Il fondo è anche il raggiungimento ultimo delle cose, la loro fine, ciò vuol dire che incoscientemente più o meno vado a cercare un termine.
Quando tutto raggiunge la conclusione son sempre felice delle scoperte che faccio,oltretutto finiscono i miei tormenti esistenziali e viscerali che mi accecano di fronte all'evento. Solo quando raggiungo il fondo e le correnti si placano posso incominciare a vedere come veramente erano le cose, come io ero accecato dalle mie sensazioni e assolutamente in balia di esse. Non sono in grado di osservarle in modo chiaro. Solo alla fine di tutto, solo quando arrivo al fondo e rompo per l'ennesima volta il processo in atto, poichè incapace a viverlo serenamente ed equilibratamente, allora riesco a cominciare una riflessione impersonale. Però mi rendo conto che ho ripetuto per l'ennesima volta uno schema e che ho fatto in modo che finisse quell'evento. A volte dandomi grande dispiacere.
Ora questo sfogo mi è servito mi auguro a non commettere l'ennesimo giro di cardine della mia ruota del karma, poichè la mia motivazione e la mia nausea sono assolutamente determinate a vincere lo stato di pupazzo in balia delle viscere.
Quanto meno di cominciare un dialogo col quale posso iniziare ad avere un grado di libertà maggiore.
Mi rendo conto che è un mio grosso limite. Mi condiziona negandomi molti momenti felici fin dalla mia nascita. Voglio uscirne in piedi e vincitore. Poichè questo è uno schema che si ripete dentro me da ormai troppo tempo. Oltretutto in questo caso le motivazioni esterne mi spingono a ricercare maggiore forza per la vittoria, perchè ne vale la pena.
Il cielo discenda la terra salga e danzino dentro di me nelle nozze sacre dell'Uomo,
che io finalmente sia libero.
Tutto si libera, tutto si supera.

lunedì 3 novembre 2008

Dal Tramonto all'alba


La vita prende dinamiche sempre più impreviste e repentine. Ciò che è vero la sera, al mattino non ha più lo stesso significato. Il mio inconscio, che preferisco chiamare anima, parla sempre più forte alla mia coscienza ordinaria. Quando mi sveglio le cose sono più chiare, sono determinato e comprendo sempre meglio la mia situazione. Bisogna lasciar parlare il sole e per ascoltarlo bisogna riuscire a volgersi nella sua direzione. Questa per me è la cosa più difficile, sono troppo distratto dal normale vivere. Quando riesco a prendermi tempo per alzarmi dal letto, mi concedo un lento risveglio, allora in quei momenti emergono i messaggi dal profondo del mare e tutto diventa nitido. Ciò che ti turba cambia prospettiva, stravolgi le tue idee e inquadri meglio ogni cosa e rivedi il tuo fine.
Sono momenti in cui tutti abbiamo grossi casini, è tutto ingarbugliato e contorto, soprattutto se si vuole ricercare una via fatta di semplicità.
Io credo che tutto si complichi proprio perchè l'animo umano sta emergendo sempre di più sul pelo epidermico, mettendo così in luce gli aspetti contorti del nostro ego. Se l'uomo riesce a donare spazio, a cedere il terreno del proprio ego all' anima, allora tutto piano piano si semplifica e si risolve.
L'unico problemino è che a volte ci si ritrova molto soli, in senso fisico non nel senso di solitudine; se impariamo a dialogare con la parte più profonda di noi non siamo mai più soli.
Il mio problema sorge a questo punto, come conciliare la mia individualità con quella di un'altra persona? E' un incastro, una magia che ad un certo punto nasce, non bisogna fare niente (almeno la mia storia mi insegna questo, è la mia versione dei fatti), ci si trova davanti ad un bivio e si sceglie con molto piacere quello della comunità, se si resta lucidi si è anche in grado di tagliare i rami subito quando si vede che crescono malati. Non bisogna mai dimenticare la propria identità, anzi dovremmo imparare a usare le relazioni come sistema pratico di crescita; perchè è divertente ed entusiasmante, non bisogna farlo con l'attitudine del dovere o con lo stesso stato d'animo con cui parecchi si dirigono al lavoro.
Il mio unico sistema è restare nel presente e vivermi in tutte le sfaccettature, poi la mia vita come un albero crescerà semplicemente grazie alla giusta dose di sole e di acqua.
Semplice, non per questo facile :)

venerdì 31 ottobre 2008

Il gusto degli elementi


Snetire freddo, sentire il caldo del Sole che ti tocca, la pioggia che ti lava e pulisce la mente. Sentire il vento che ti sferza, fa sognare, stanca, dipende da dove gira. L'uomo attuale è sempre più alienato e si allontana dagli elementi atmosferici grazie a macchinoni riscaldati e poi refiregerati, ombrelli per non rovinare la capigliatura..Chissà perchè ma quando il cielo ci bacia con la pioggia noi ci ritraiamo, proviamo fastidio nascondendoci. Al primo raggio di sole in gennaio è pieno di gente che sfoggia subito occhiali da sole in bella mostra, perchè la luce del sole da fastidio forse?
Non ci accorgiamo ma i nostri atteggiamenti sono lo specchio di quanto siamo lontani dalla realtà, ciò vuol dire che ci chiudiamo dentro di noi senza le chiavi per toccare ciò che c'è fuori e si comincia a fare dei grandi sogni.
Io cresco quando il cielo mi inzuppa, quando mi stende al tappeto per il suo calore incessante. Mi glorifica quando sferza il vento freddo e asciutto d'inverno, mi fa sognare e immaginare quando è caldo e umido.. Toccando gli elementi con la mia pelle io mi nutro e quindi cresco. E' una forma erogena di contatto col mondo, gli oggetti sono utili fino a dove mi sono necessari per salvaguardare la mia salute. Ricordandomi che più mi dimentico gli elementi atmosferici più sarà facile essere portatore di malattie, quindi: vaccini!!!
Sarà perchè è scritto nel mio tema natale, sarà perchè è giusto non ho voglia di spiegarlo, però sentire com'è il tempo oggi mi fa stare bene :)

dedicata

mercoledì 29 ottobre 2008

Cristalli di atomi


Osservo il mondo a me circostante. Lo guardo durante lo svolgersi della mia vita quotidiana, accadono cose slegate dal normale scorrere del tempo...
Mentre mi aggiro per questa ragnatela di eventi più o meno piacevoli, ci sono momenti in cui vedo gli specchi crollare. Mi piacerebbe tanto capirlo e sapere veramente almeno una volta nella vita.. Avete presente la scena del dejavù in matrix 1? Sto parlando di questo, è similie a quando va via l'immagine per un attimo dal televisore.
La matrice che prende una nuova vita, ma chiaramente può essere una mia interpretazione errata. Forse sono io finalmente che mi accorgo della reale natura della matrice.
Atomi elettrici che si muovo apparentemente accavallati uno sull'altro, in un moto che mi appare caotico, ancora non comprendo la loro traiettoria. Immagini che improvvisamente si sfocano e mostrano danze impreviste, inafferrabili e repentine.
Lampi improvvisi che mi squarciano il cranio e svaniscono, come un colpo di mazza da baseball sulla mia pineale. Per molti ciò di cui sto parlando sono semplicemente cali della vista dovuti a stress o stanchezza, riflessi di luce strani..
Ecco di questi a me non interessa nulla. Chi leggerà e capirà, perchè forse ha già provato cose simili, potrebbe essere contento solo per il fatto che ci capita la stessa cosa.
Ancora non riesco a squarciare il telo del mio determinismo, tuttavia oggi ho capito che forse lampo dopo lampo incomincerò a vederlo agire in tempo reale. E' l'inizio di una accensione lampo dopo lampo, impulso dopo impulso...istante dopo istante, rallento fino ad arrivare a una totale fusione di questi momenti, non più separati da momenti di buio, lampi via via sempre più vicini e frequenti. Il muro gradualmente si scioglie scossone dopo scossone, fino a mostrarmi la sua reale trasparenza.
Ciò di cui parlo è un' esperienza personale, forse così facendo disperderò un po' un gioiello prezioso, è il prezzo della condivisione a volte.
In tutto questo non vuole esserci serietà, ma solo la mia gioia perchè a volte mi sento mobile come il cemento armato.
Eppur si muove..

sabato 4 ottobre 2008

Maduro Maturo


Nella nostra società pare sempre che non ci sia tempo a sufficienza. C'è sempre qualcosa da fare che ne precede un'altra e so già che sarò in ritardo. Ogni giornata pare una immane corsa all'impegno, all'evento di qualsiasi tipo, comunque è sempre una cosa che si aggiunge a tante altre nella lista della nostra giornata.
E' difficile riuscire a sostenere questi ritmi riuscendo a mantenere un sistema nervoso sano e salvo, con organi annessi. Aggiungerei anche che molti impegni sul nostro rullino di marcia quotidiani non riescono ad essere espletati.
La nostra ossessiva corsa che ricerca una illusione di una vita piena e appagante fino all'ultimo secondo della nostra vita, è una fuga dall'unica certezza che abbiamo: prima o poi si muore.
Ma questo non è il punto dove volevo arrivare, in realtà ciò che ho notato è che l'educazione viene distrutta da questo stile di vita.
Non faccio la solita disquisizione le scuole, la riforma delle scuole, la famiglia etc etc..Perchè non parlo solo di una educazione infantile o puberale. Parlo proprio dell'atto di educare chiunque a qualsiasi maestria, anche quella del prepararsi un tè.
Per crescere la natura ce lo insegna semplicemente, ci vuole tempo! Non parlo di un tempo dell'orologiaio, ma di cicli interiori, di fasi che richiedono tutto il tempo necessario per poter dare i loro frutti. Ecco che ad esempio una mamma non ha tempo di star dietro ai capricci del bimbo perchè non avrebbe tempo di fare altro, o non ha le energie perchè giustamente ci son proprio dei ritmi che ti tolgono le forze.
Quindi ciò che si nota è una società viziata, priva di spina dorsale dove manca la tempra e la voglia di temprare. Non sto parlando di quell'attitudine goliardica, ma di capire seguendo i tempi di ogni essere quali sono le sue attitudini. Così come qualcuno a 14anni ha i peli sul petto, può anche essere che altri li abbiano a 25anni o mai... Le nostre città d'asfalto ci hanno allontanato dalla comprensione che i fiori sbocciano in primavera e i frutti vengono in estate, se gli si mette fretta o non vengono o fan cagare...
Questo continuo schizzare ci distoglie dalla bellezza del momento in sè, privo di ogni interesse, bello per il suo presente. Privandoci di questa capacità d'ascolto non siamo in grado di sentire la velocità del prato che cresce sotto il bosco, non capendo così quali sono i ritmi per l'educazione di ogni individuo.
Creando una serie innumerevole di frustrati e o viziati.
A furia di correre il sistema crea automi privi di capacità di crescita interiore, poichè questa è un'attenzione che richiede tempo. Essendo un processo innaturale quello della staticità, poichè essa si muove sempre e verso una crescita, tenderà presto o tardi a collassare, riportandoci su ritmi più interni e naturali.
E' solo questione di tempo, di ritmi che necessitano tutte le maturazioni.
Siamo come tante bottiglie di vino depositate in cantina.

sabato 20 settembre 2008

Shomèr ma mi-llailah


IL mondo è uno.
Il braccio non è diverso dal corpo, così come un indiano non lo è da un italiano.
Tuttavia uno è il torace e l'altro il braccio.
E' una sottile differenza che rende le due parti distinte e simili poichè facenti parte dello stesso insieme.
In fondo la vita è insiemistica, siamo tutti in quel grande cerchio che si chiama Terra, al suo interno ci sono piccoli insiemi chiamati nazioni e all'esterno un grande insieme che è il sistema solare.
Siamo tutti falsi, veri, sinceri, cattivi, agitati o pacifici.. Non è dove viviamo che crea la reale differenza. E' l'occhio che sprigiona una luce di un' intensità e luce diversa dalla consuetudine umana. Un volto che emana quel candore dell'anima, una luce che ti colpisce se cominci ad essere desto e libero dai consueti schemi di un'epoca o luogo.
Cercare nei volti la sveglia che suona, che non ti permette più di chiudere occhio o di stare bene quando si è inerti.
Questo è l'occhio che rende il vestito elegante e il portamento regale.
Questa è l' essenza di tante parole, cancellando tutte le sciocchezze che ci rendono attuali.
Non sono gli impegni, non sono i gesti, non è quello che fai.
E' ciò che si muove nello spazio della quotidianità che fa brillare l'esistenza, e la rende degna di tale parola.
Là dove c'è mutazione dell'umana consistenza trovo il vero fascino.
Tutto il resto è moda.
Parlami di te
Quanto della notte?

domenica 7 settembre 2008

darsi fuoco


Mi darei fuoco
mi brucerei alle ceneri
ma son già brace
Affogherei nel fondo del mare
scioglendomi ai pesci
ma sono già oceano.
Lanciarmi dal dirupo per esser vento
volare fino al suolo,
ma sono già cielo.
Sotterrarmi dentro la terra
per diventare concime
ma sono già mondo...
Suona la giostra, cieco ballo,
fuga da ciò che non crediamo di essere.

giovedì 7 agosto 2008

Ladies and gentlemen we are floating in space


Cari amici è giunto il momento di lasciarvi.
Me ne vado in vacanza in India per un bel 24giorni.
Quindi vi saluto con questa canzone degli Spiritualized che è pure citata nel film Vanilla Sky nella scena finale quando gli parlano del suo funerale.
Ho scelto questa vacanza per staccare totalmente con l'Europa per un mese, per vedere cosa succede quando torno. Voglio isolarmi per darmi lo spazio di maturare e vedere cose ne esce.
Ho voglia di fluttuare nel mio spazio. Auguro a tutti di poter fare ciò che preferiscono di questa vacanza. Ma soprattutto di esser felici e che non sia relegato solo alle vacanze.
Un abbraccio dallo spazio.
Voglio vivere coooosìì!!
questa è per chi resta o è appena tornato..Baci

sabato 26 luglio 2008

Starsi Vicini


Ultimamente compreso il sottoscritto molta gente sta attraversando grandi patimenti, stravolgimenti personali. Forse anche perchè il mio lavoro mi porta a relazionarmi soprattutto con la gente mentre non se la passa tanto bene, o perchè è effettivamente così, non lo so. Quello che vedo è che in questi giorni chi sta bene o è perchè sonnecchia o perchè...HA UN GRAN CULO!:))..
Al di là di questa classifica insignificante, visto che siamo tutti su una giostra, ce n'è per tutti...
Quello che mi interessa è più che altro parlare di quell'attitudine di pochi, ma non così pochi per fortuna, di restare vicini a chi si vuole bene quando si soffre. Per i più evoluti direi che quest'attitudine si può allargare alla schiera di tutte le persone, non relegarla alle conoscenze.
L'atto di scendere nell'abisso altrui e sedersi lì, semplicemente stando vicini, presenti, esserci. Credo sia uno dei doni più belli che si possa fare a chiunque, senza dire, giudicare, semplicemnente esserci. Tutto il resto è cornice, dipende dall'attitudine di ognuno di noi, ma la cosa che ritengo più importante è quella di esserci per tutto il tempo necessario. Vivere il patimento accanto al sofferente, senza farsene carico o egoisticamente dare delle chiavi di soluzione per sentirsi utili e validi. Ma donare la nostra presenza è molto più di ogni cosa, supera anche la voglia di prodigarsi per gli altri per raggiungere un appagamento interiore. E' una lucidità che comprende l'uguaglianza degli esseri, aver compreso che siamo tutti su una giostra e prima o poi tutti saliamo e scendiamo, per cui io sento questa cosa e ti sono vicino, perchè siamo uguali. Per la medicina cinese, l'organo di senso collegato al cuore è il tatto. L'atto di farsi sentire non è forse un qualcosa che ha toccato? Allora esserci, far sentire la propria presenza può essere un qualcosa che mette in sintonia due persone da cuore a cuore?
Secondo me sì, voi se avete voglia pensateci, provateci o siatelo.
Vicini ad ognuno di noi.

giovedì 24 luglio 2008

mongòl


Qualche giorno fa ho visto un film che trovo veramente bello. Ecco magari non è solo da spanciarsi dal ridere, ha dei momenti intensi, però è da vedere secondo me.
Parla di un incontro tra un ragazzo down e un uomo..Non vi dirò di più.
Quello di cui voglio parlarvi è di alcune cose che emergono da questo film, che io ho vissuto in prima persona. Visto che in passato come nel mio presente, mi occupo di volontariato con gli handicappati. In sostanza porto il mio mestiere ai disabili. Ovvero gli faccio dei massaggi.
Una cosa che mi ha subito colpito è il modo di relazionarsi. Ti stanno addosso, ti toccano e vogliono essere toccati. Vivono spontaneamente e genuinamente questo aspetto della conoscenza. Oltre a darmi l'idea di trarre grandi informazioni e scambio dalla vicinanza dei corpi. Per noi spesso quando due corpi sono vicini, stan per fare sesso o se gli è andata bene fanno l'amore, quando non è per fare a botte. Per alcuni di loro può nascere anche questa pulsione, ma è anche un toccarsi genuino che ricerca il bello della vicinanza, fine a sè e senza secondi intenti. All'inizio può sembrare quasi un assalto, tutti ti vengono vicini, ti toccano e vogliono farlo, voglion baciarti, manca quasi il fiato, è un impatto fortissimo. Ma se solo riesci a lasciarti andare a superare a volte anche certi aspetti per qualcuno sgradevoli, tipo dei maleodori, diventa un momento di crescita anche per i così detti "normali". Sì a volte possono asciugarti troppo, bisogna saper gestire la cosa. Però è veramente bello e di fatti è veramente alta la percentuale di disabili che apprezzano il massaggio, non nel senso curativo del termine, ma in quanto forma di contatto e comunicazione sincera. Uno scambio che supera le barriere dei corpi e della mente a volte.
Sono sinceri e questo è un grande dono che fanno al mondo.
Se stai male lo sentono e ti stan vicino, se sei felice ridono con te, anzi a volte anche di più.
Allo stesso tempo anche loro richiedono la stessa attenzione. Non sempre noi siamo in grado di ricambiare. Chiaramente ciò che ho esposto in queste ultime righe vale per persone dotate di un certo grado di capacità di relazionarsi. Ma il discorso sul toccarsi per moltissimi.
Guardatevi questo film è bello
L'ottavo giorno

domenica 20 luglio 2008

Il mondo prima


Era bello vedere che il verde ritorna e che si svegliano i ghiri
era bello sapere che dopo l'inverno la voglia ritorna anche a te

era bello sapere che solo d'estate come gli insetti sui fiori
era bello vedere i capelli bruciare e cambiare colore
era bello vederti nuotare andare in fondo per poi risalire
era bello star svegli la notte e tutto il giorno dormire

il mondo prima che arrivassi te

era bello cadere d'autunno sopra le foglie come le foglie
era bello sentirti cantare giù per le scale
era bello vederti ballare
era bello, era bello

il mondo prima che arrivassi te

era bello il cielo d'inverno come i tuoi denti
era bello sentire le tue mani fredde cercare qualcosa di me
era bello i tuoi piedi sopra le cosce
un po’ come fossimo in moto
ma distesi sul letto mio fresco
quasi come guidassi tu

il mondo prima che arrivassi te

TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI

mercoledì 16 luglio 2008

Segni indelebili



Il dolore può essere il segno epidermico di un taglio, la rottura di un osso, una rottura di vasi capillari, un mal di denti ignoto, perdite di persone, insuccessi..
Qualsiasi sia il motivo che scaturisca quel senso di dolore, lascia sempre un segno nel nostro mondo emotivo. A volte ci scava a tal punto da mutare le nostre idee, punti di vista sulla vita, muta i nostri atteggiamenti nei confronti della vita.
Il dolore da sempre è una fase necessaria per la nascita di qualcosa di novo dentro noi, tant'è vero che qualcuno ha distorto questa dinamica arrivando alla flagellazione.
Sicuramente nello stato di entropia in cui riversa la nostra anima, subconscio o chiamatela come volete, c'è una fase della nostra crescita che richiede un dolore simile a quello del parto. E' qualcosa di simile alla sgommata delle ruote dell'aereo al momento dell' atterraggio quando toccano il suolo. Quel segno sull'asfalto è l'attrito che nasce dall'avvicinamento di due corpi che viaggiano su due velocità distinte, com'è ad esempio tra corpo e anima, tra realtà interiore e quella esteriore.
Così il dolore causato da eventi della nostra vita, senza inclinazioni da macellaio, segna un solco dentro di noi, ci scava profondamente. Le lacrime sono il succo della nostra spremitura. Quel profondo vuoto che si apre dentro è una fase necessaria affinchè le nostre menti cieche, possano finalmente abbandonarsi.
Lasciando così finalmente uno spazio in cui sarà possibile per l'anima prendere terreno sull'ego, con i dovuti tempi di maturazione. Più banalmente si potrebbe dire che un grande dolore crea lo spazio per una gioia ancora più grande. La frase mentre si soffre può risultare una presa per il culo, ma se ci soffermiamo sulla sensazione interna legata a quel momento di dolore, possiamo notare che si è creato un vuoto, c'è un solco che prende spazio ed è proprio questa sensazione che è fonte di sofferenza. Solo con l'unguento nutriente dell'amore questa ferita si rimarginerà per sempre. Così l'anima scenderà sempre più dentro le nostre carni, influenzandole con una forza attiva e non più passiva nella vita di tutti i giorni.
Sostanzialmente dobbiamo imparare a volerci bene, come una buona madre si prende cura dei sui figli. Con la stessa attenzione, bontà,severa quando serve e a volte avvolgente come una calda coccola.
La nostra anima ci accudisce, siamo in grado di sentirlo?

lunedì 14 luglio 2008

Giù al Nord




Tutti ristagnano nella prigione delle loro idee.

Un essere umano è una parte del tutto che noi definiamo “Universo”. Una parte che è limitata al tempo e allo spazio. Sono i suoi pensieri e sentimenti a mantenerlo in questo stato di separazione da tutto il resto. Egli può sperimentarlo giornalmente, in una sorta di illusione ottica della sua Coscienza. Questa illusione è una sorta di prigione per noi, che ci costringe ai nostri desideri personali, e provare affetto per per le persone che ci sono più vicine. Il nostro compito invero è liberarci di questa prigione espandendo il nostro cerchio della compassione, per entrare in armonia con tutte le creature, e l’interezza della natura nella sua eterna bellezza.
Albert Einstein

Il clima, il buio che fa risaltare la luce bianca delle nuvole cariche d'acqua, la penombra che lascia passare una colore dell'aria simile al ghiaccio, il vento freddo che sferza e spinge al movimento...
Il Nord col suo mare freddo che sempre freddo non è, l'aria limpida, il verde che scorre rigoglioso per le lande quando il mantello nevoso si è sciolto. Respirare la potenza della natura, curare gli occhi guardando spazi aperti quasi sconfinati, sentire i piedi sprofondare nella terra come radici. La mente compressa dal cielo non scappa verso fantasie celesti, ma ritrova la sacra bellezza di ogni cosa che lo circonda. Legati al cielo indissolubilmente tramite la Terra.
Finalmente casa.

venerdì 4 luglio 2008

Sperararsi per poi unirsi...


Continuando il discorso della ricerca di unione, è anche vero che ogni tanto qualcuno si stufa di ricercare unioni esterne che tendando a fungere più da compenso di un' idea di mancanza interiore che pensiamo e crediamo di avere. Quindi comincia a cercare la profonda unione con sè stesso, partendo dal presupposto fondamentale:" Si ma chi sono io?!", chi sono veramente io? E' una domanda alla quale non si può dare una risposta scontata o simile alle interviste che si fanno ai divi :" Chi è Maradona?"..."Maradona è...", appena si accende questo meccanismo l'ego si gonfia a dismisura e l'anima si addormenta.
Affrontando questo viaggio fantastico e a volte terrificante, alla ricerca del nostro seme di essenza spesso veniamo fuorviati dalla nostra tradizione che sostiene a grandi lettere il nubilato,celibato,castità etc etc... Insomma se uno vuole conoscere il Sè, vuole avvicinarsi a Dio, deve rifiutare il mondo. Da un certo punto di vista è un concetto corretto, prima bisogna solvere: dobbiamo separarci dalla vita mondana proiettata verso l'esteriorità delle cose, una vita alla ricerca di compensi esterni.
L'uomo in viaggio allora comincia a compensare questi apparenti buchi interiori, cominciando a vedere che sono modi di percepirsi, in realtà esistono queste potenzialità dentro di noi devono solo essere coltivate. Quindi esiste il compagno ideale dell'ego è l'anima, quando si sposano e si fondono allora l'ego diventa il veicolo dell'anima, fino ad arrivare a manifestarla nel modo più puro. Ecco che allora saremo finalmente uniti, a questo punto possiamo solverci col mondo collettivo . Ricercando ed esprimendo la somma unione di tutto il creato in tutte le cose vive e inanimate, poichè unite intimamente fuse alla mia interiorità.
Allora credo che ognuno di noi possa svolgere la vita che meglio crede, non ci sono regole fisse, bisogna semplicemente avere la capacità di sapersi separare dal collettivo per ritrovare l'individualità intima, per poi riportarla nel mondo. Rimanendo assolutamente consapevoli della propria individualità, senza riconfondersi con gli schemi ottusi della massa.

lunedì 23 giugno 2008

Automiribelli


Con grande felicità voglio sengalarvi che dal 29/06, il sito www.automiribellli.org riprenderà a vivere e in modo nuovo, ogni tanto dategli un occhio invece di passare le ore su facebook a far cagate, perchè ha delle info molto carine secondo me.
Vi segnalo altri due blog di persone che stimo molto, il primo è di
Paolo Franceschetti, per quello che scrive rischia la vita,l'altro è di Fabio Piselli, anche lui per le sue scelte di vita non è che abbia troppo modo di rilassarsi poretto.
Se ogni tanto avete voglia o magari (!!!) vi nauseate da tutte quelle cagate di facebook, msn, chat e altre pirlate santissime, fate un salto su questi siti perchè sono fatti da persone vere che non hanno una secondlife...

mercoledì 18 giugno 2008

Mente pura



Mente pura significa una mente tranquilla e libera da ogni pensiero inutile o che turbi.
Guida allo Yoga di Sri Aurobindo.

Se è vero che in questo corpo sperimentiamo uno stato di solitudine, è anche vero che proprio grazie a questo stato noi andiamo in contro a un impulso di costante ricerca di unione. Vogliamo vicini i genitori, familiari, poi gli amici o avere un fidanzato/a. Tutti noi cerchiamo qualcuno o qualcosa a cui unirci, o con cui sentirsi finalmente tutt'uno. Di solito per nostra indole pigra preferiamo trovare qualcuno che ci apprezzi, ci capisca, insomma ci accetti o addirittura ci ami, poichè deficitiamo di amorproprio. Una visione spesso passiva dell'amore, di solito quella più attiva più che di amore tratta di caccia, o di spirito da crocerossina. Sono comunque due sistemi per sentirsi amati e importanti, di fondo c'è il timore di non valere granchè. Cosa assolutamente falsa, noi tutti siamo portatori di un valore inestimabile: noi stessi!
Tornando a noi umani amanti, forse potremmo provare ad amare in modo più attivo che reattivo. Amare non solo quando qualcuno o qualcosa fa un passo verso di noi, ma provare a fare questo gesto per primi. Osare, avere il coraggio di battere i freni del nostro recinto. Uscire e mostrarsi nudi. Perchè quando si ama, si è nudi di fronte al mondo, per questo ci sentiamo vulnerabili, anche se è una percezione dell'ego. In realtà è nell'accettazione della propria nudità, fragilità, temporaneità, è nell'espressione di queste cose che si cela fra le righe la potenza dell'amore. Non è di certo sollevando 40kg col solo bicipite che diventeremo un essere umano migliore, nè tantomento conoscendo tutti i libri della nostra biblioteca a memoria.
Ma esponendoci, facendo il primo passo verso chi riteniamo sconosciuto, di fatto non lo è visto che nell'essenza della nostra natura interna siamo tutti simili.
Ciò di cui vi scrivo pare bello e magari scontato, ma non lo è altrettanto quando ci si accinge nella vita di tutti i giorni a farne pratica. Mettersi a nudo, sorridere e spiegarsi meglio con chi ci sta urlando in faccia, questo è l'atto di difficoltà. Essere saldi come lo sguardo dell'aquila per non cedere a compromessi in situazioni dove mancherei di amore nei miei confronti.
Piangere d'amore, di gioia, è un atto assai sconosciuto ai più. E' più facile comprendere come mai si pianga per dolore che per inebriamento divino. Ma è grazie a questi gesti che riusciamo a diventare più umani e meno ricercatori di santità. Solo l'umanità può salvare quest'Umanità, è come l'omeopatia, il simile cura il simile.
Spero sia comprensibile, perchè se lo fosse allora non resterebbe che MATURARE questi gesti nel quotidiano..

mercoledì 28 maggio 2008

Io, me, me stesso e tutti gli altri


Leggendo la autobiografia scritta a puntate da Rudolf Steiner, mi è rimasta impressa una cosa: il suo modo di pensare rispetto alla vita, l'uomo e lo spirito, lo portavano a un enorme solitudine.
Nessuno era in grado di capirlo, gli amici non riuscivano a seguire la sua visione del mondo, gli pesava poichè era una persona molto socievole. Ricercava il puro pensiero, oggettiva espressione dello spirito. Forse è riuscito a trovarlo aggiungerei. Ha fatto questo immane tentativo senza mai scollarsi dalla realtà, non ha mai cercato di fuggirla; anzi sosteneva che era il mezzo attravarso il quale si esprimeva il puro pensiero.
Ora al di là di tutto questo aspetto che un esperto studioso di Steiner forse può esporlo molto meglio e in maniera più dettagliata, ho voglia di focalizzarmi sul sentimento della solitudine.
Se guardiamo la vita di molti così detti maestri ci sono lunghi momenti di solitudine, anche se attorniati da moltissimi discepoli, il più delle volte c'era una tale distanza che paradossalmente erano soli. Magari non si sono sentiti sempre così, però anche Gesù ha provato questa sensazione quando era sulla croce.
Questo post sarà caotico, come lo è il mese dei gemelli, e la mia testa di questi tempi.
Cadono come una fitta cascata le mie emozioni, a volte il fatto che ti cadano addosso non è proprio agevole...
Il sentimento di solitudine, che a mio avviso attanaglia tutti è qualcosa di allucinante. Dal momento in cui nasciamo già ci giran le balle perchè non siam più tutt'uno con la madre.. Dal momento in cui possediamo un corpo possiamo capire chi siamo, perchè percepiamo un limite, altrimenti continueremmo ebeti dispersi nel tutto.Senza pelle saremmo ovunque, cioè tutto. Dispersi in ogni dove sarebbe bello per poter vedere le docce femminili, però non saprei di essere maschio ora...
Insomma avere questa pelle è un miracolo, lo adoro, però cazzo a volte che dura la vita...Come una cascata mi si riversa addosso e mi schiaccia, genera una pressione tale da sfinirmi. Perdo possibilità e capacità d'azione e reazione, mi incolla alla mia realtà di essere solo, chiuso su di sè che a volte sente cosa c'è fuori.
A volte mi sembra addirittura ingiusta nei miei confronti questa vita birbante, mi sembra che esageri, potrebbe farmene andare bene qualcuna in più...Certo si imparano tante cose sotto i cingoli di un carroarmato però se potessi evitare di finirci lo preferirei, anzi lo preferisco. Il fatto è che se vogliamo sperimentarci dobbiamo anche isolarci, forse per questo ci incarniamo,o forse ce la raccontiamo così. In realtà ci si incarna perchè questa è la vita e va vissuta così. Sta di fatto che dal momento che determino di essere io, stabilisco una separazione con l'altro, di conseguenza nascerà il sentimento di solitudine.Direi che è quasi inevitabile, per la mia persona sicuramente.
Proprio per questo voglio una serie di miracoli a profusione, perchè questa solitudine a volte fa troppo rumore..
P.S.
Sinceramente sono stufo del caotico ripetersi degli eventi con precisa successione.
Non centra col resto ma centra con me.

lunedì 12 maggio 2008

Del Saturno

"Il numero della Terra è il 4, e quello di Saturno è l’8 (4 x 2).
Fra la Terra e Saturno esistono strette relazioni, poiché i
numeri 4 e 8 esprimono la stessa realtà su due piani diversi. Al
4 corrisponde la giustizia terrena, e all’8 la Giustizia divina,
i due piatti della Bilancia. Il 4 è il quadrato che racchiude,
che imprigiona, ma anche la croce con le quattro direzioni –
nord, sud, est, ovest – che delimitano lo spazio entro il quale
ci muoviamo; e l’8, che è dunque una doppia croce, simboleggia
l’equilibrio cosmico.
Il pianeta Saturno è sotto l’influsso della sephira Binah, dove
regnano i Signori dei destini, e quando la Giustizia divina ha
bisogno della giustizia terrena, è proprio sulla Terra che essa
invia gli esseri, affinché il 4 della terra diventi la loro
prigione. Per sfuggire a questa prigione, dobbiamo quindi
sforzarci di raggiungere la parte superiore dell’8."

Omraam Mikhaël Aïvanhov

V2day...??

Inserisco un commento da un blog che apprezzo tantissimo.
A fondo vi metto il link.


Nostro appello a Grillo
Beppe Grillo ha bisogno del nostro aiuto. Ha parecchi anni e accusa un po’ di stanchezza.
Due milioni di allocchi che hanno partecipato al V2 day e o che hanno acquistato i DVD di Grillo (come me) per farsi censurare sul suo blog. Che sono andati al V day come me. Che vorrebbero sapere da Grillo cosa ne pensa degli effetti della massoneria sulla politica, vorrebbero sapere se lui stesso appartiene alla massoneria, se ritiene che tale problema sia importante e meritevole di approfondimento, che vorrebbero sapere come ha fatto a ottenere senza problemi l’autorizzazione a fare manifestazioni in tutte le città d’Italia se lui, come dice, è inviso alla politica ed è “l’antipolitica”.
Poi chiedetegli di parlare di nuovo, come faceva anni fa, di privatizzazione della Banca d’Italia e signoraggio. Sono solo alcuni spunti, un piccolo suggerimento.
Poi chiedetegli: Caro Grillo, ma se tu fai antipolitica, come mai nessun politico, tranne qualche eccezione rara, ha rilevato che le firme da te raccolte per il referendum sono nulle? Si, quelle firme che hanno fatto stare in fila per ora la gente per poter fare una cosa in cui credevano, perché l’articolo 31 della legge 352 del 1970 impone di non prendere firme per referendum sei mesi dopo le convocazioni elettorali (le convocazioni elettorali sono state fatte il 6 febbraio, quindi tutte le firme prese nei sei mesi successivi sono NULLE). Sarebbe un’occasione ghiotta per delegittimarti e screditarti ma non lo faranno. Perché Grillo?Non vi risponderà mai censureranno i vostri interventi, ma se insisterete, minuto dopo minuto, sera dopo sera, dovranno ascoltarvi.Zappiamo Grillo come lui zappa noi. Libera informazione in libero Stato.Diffondete il banner e scrivetegli, scrivetegli, scrivetegli.
Scrivete ai grillini, perché molti in perfetta buona fede non sanno tutto questo.
E provate a scrivere a Travaglio sugli stessi temi, nell’eventualità che trovaste una sua mail da qualche parte. Vedrete cosa vi risponderà. Nulla. La massoneria non esiste. Non influenza le istituzioni. Non è un problema. Non meriterete neanche una risposta. Non meriterete mai un contraddittorio.
Perché sono loro che decidono quale “libera informazione” deve passare o meno.

Scusatemi, ma non ce la facevo più.

Condivido tutto ciò che c'è scritto, pure quello che non sapevo.:))
http://paolofranceschetti.blogspot.com/

sabato 10 maggio 2008

cambio indirizzo

Questo blog che non so quanto sia seguito perchè continuo a non sapere come si fa a vedere questa cosa, cambia indirizzo. Ho deciso di passare a un altro perchè mi piace fare così...oltretutto è più semplice il nome ora:
http//entrarenelnido.tk e tanti saluti.
Buona giornata il sole da ieri sera è tornato ad esprimersi.

martedì 6 maggio 2008

Umanità

Dove finiscono gli argomenti della mente colta comincia l'umanità, se ciò che è contenuto dal corpo lo manifesta in un modo o nell'altro.
Sacco e Vanzetti mi han dato questa sensazione e quindi vi riporto due pezzi di delle loro lettere. Ciò che mi interessa non è la schiera politica, nè l'ideale, ma la capacità di esprimere e aderire alla vita umana, che trapela dalle loro testimonianze.
Se volete guardatevi il film con Gian Maria Volontè, soprattutto la lettera finale al figlio di Sacco è un capolavoro.La lettera comincia dal minuto 5.13

THE BALLAD OF SACCO & VANZETTI, PART 2
(Baez-Morricone)


Sì Padre, son carcerato
Non aver paura di parlare del mio reato
Crimine di amare i dimenticati
Solo il silenzio è vergogna.

Ed ora ti dirò cosa abbiamo contro di noi
Un'arte che è stata viva per secoli
Percorri gli anni e troverai
cosa ha imbrattato tutta la storia.

Contro di noi è la legge con la sua immensa forza e potere
Contro di noi è la legge!
La Polizia sa come fare di un uomo un colpevole od un innocente
Contro di noi è il potere della Polizia!
Le menzogne senza vergogna dette da alcuni uomini
saranno sempre ripagate in denari.
Contro di noi è il potere del denaro
Contro di noi è l'odio razziale ed il semplice fatto
Che siamo poveri.

Mio caro padre, son carcerato
Non vergognarti di divulgare il mio reato
Crimine d'amore e fratellanza
E solo il silenzio è vergogna.

Con me ho il mio amore, la mia innocenza, i lavoratori ed i poveri
Per tutto questo sono integro, forte e pieno di speranze.
Ribellione, rivoluzione non han bisogno di dollari,
Ma di immaginazione, sofferenza, luce ed amore e rispetto
Per ogni essere umano.
Non rubare mai, non uccidere mai, sei parte della forza e della vita
La Rivoluzione si tramanda da uomo ad uomo e da cuore a cuore
E percepisco quando guardo le stelle che siamo figli della vita
... La morte è poca cosa.
Vanzetti

THE BALLAD OF SACCO & VANZETTI, PART 3
(Baez-Morricone)


Figlio mio, invece di piangere sii forte
sii coraggioso e conforta tua madre
non piangere perché le lacrime sono sprecate
non lasciare che anche gli anni siano sprecati

Perdonami figlio, per questa morte ingiusta
che ti porta via tuo padre
perdona tutti coloro che sono miei amici
io sono con te, quindi non piangere

Se tua madre cerca di essere distratta
dalla tristezza e dalla depressione
portala a camminare
lungo la campagna tranquilla
e riposa sotto l'ombra degli alberi
dove qua e là raccogli fiori
oltre la musica e l'acqua
è la pace della natura
che lei apprezzerà molto
e sicuramente anche tu l'apprezzerai
ma figlio, devi ricordarti
non agire tutto da solo
ma abbassati solo un passo
per aiutare i deboli al tuo fianco

Perdonami figlio, per questa morte ingiusta
che ti porta via tuo padre
perdona tutti coloro che sono miei amici
io sono con te, quindi non piangere

I più deboli che piangono per un aiuto
il perseguitato e la vittima
sono tuoi amici
e compagni nella lotta
e sì, qualche volta cadono
proprio come tuo padre
sì, tuo padre e Bartolo
sono caduti
e ieri combatterono e caddero
ma nella ricerca di gioia e libertà
e nella lotta di questa vita troverai
che c'è amore e a volte di più
sì, nella lotta troverai
che puoi amare e anche essere amato

Perdona tutti coloro che sono miei amici
io sono con te,
ti prego non piangere
Sacco.

Se volete guardatevi il film con Gian Maria Volontè, soprattutto la lettera finale al figlio di Sacco è un capolavoro.

lunedì 5 maggio 2008

Joyeux Noel

Dopo tempo immemore di mia latitanza dal sito inizio prima di tutto segnalandovi un film stupendo. Parla di un accadimento durante la prima guerra mondiale. Durante il periodo della vigilia di natale e i giorni successivi, prussiani, francesi e scozzesi interruppero lo scontro e incominciarono addirittura a fraternizzare. Ciò che successe dopo ve lo vedete mentre vi guardate questo film stupendo e toccante.
Peccato che la versione che ho scaricato aveva un audio pessimo, però che film!
Joyex Noel Una verità dimenticata dalla storia.
C'è anche questo bellissimo video su youtube
Un abbraccio..

venerdì 21 marzo 2008

Petizione sulla Massoneria

a cura di Comedonchisciotte.org, Disinformazione.it, PaoloFranceschetti.blogspot.com

FIRMATE LA PETIZIONE PER CHIEDERE UNA CORRETTA INFORMAZIONE POLITICA SUL TEMA DELLA MASSONERIA!

Le vicende di questi ultimi anni, le informazioni che, specie grazie ad internet, è stato possibile reperire sul sistema in cui viviamo, hanno portato alla luce l’influenza fortissima che la massoneria ha sulla politica. E’ stato possibile capire che spesso, l’immobilismo dei partiti nel cercare soluzioni a problemi in fondo abbastanza semplici, l’assoluta paralisi della giustizia nella ricerca della verità per i casi giudiziari più complessi (Ustica, Moby Prince, Moro, ad esempio, ma tutte le stragi in genere) dipendono dalla rete di collusioni massoniche. La massoneria, in altre parole, costituisce una sorta di stato nello stato e le principali decisioni per la vita politica del paese vengono prese a livello massonico, con accordi anche trasversali tra maggioranza e opposizione.

Eppure nelle TV, e nei principali giornali, il problema non viene mai dibattuto, se non per qualche sporadico accenno alla P2. A nostro parere ciò dipende da una precisa volontà politica di non far conoscere i reali termini della questione, affinchè il cittadino rimanga all’oscuro di quali sono i reali centri di decisione politica (in Italia ma anche all’estero).
Gli elettori più informati però, avranno capito, seguendo dapprima la vicenda P2, poi le vicende dell’inchiesta Cordova, nonché quelle del centro Scontrino di Trapani e quella recente di De Magistris e della Forleo, che è sempre più irrinunciabile che si affronti ad ogni livello, politico, informativo, giudiziario, il problema della massoneria e dei suoi riflessi sulla politica. Se fino a qualche decennio fa il problema della massoneria non era conosciuto né conoscibile, grazie al silenzio colpevole dei mezzi di informazione, oggi grazie a internet l’interesse per questa tematica si è diffuso, e se ne è potuta comprendere l’importanza e la vastità.
Non è quindi più possibile tacere il problema e far finta di niente.
Per questo motivo anche il silenzio a fronte di questi problemi diventa un’ammissione di colpevolezza. Esigenze di chiarezza e trasparenza impongono che ogni candidato, e ogni politico, dichiari espressamente cosa pensa dei rapporti tra politica e massoneria, anche solo per dire che non lo ritiene un problema.
Ogni elettore trarrà le dovute conclusioni dalla risposta, anche se questa consisterà in una mancata risposta. Abbiamo infatti scritto una lettera di petizione (che trovate qui sotto) pubblicata su petitiononline.com a questo link per raccogliere le firme di voi lettori di Comedonchisciotte, Disinformazione e del blog di Paolo Franceschetti.
Quando avremo raccolto un buon numero di firme la invieremo “ufficialmente” ai vari movimenti politici e ai candidati premier delle prossime elezioni per poi pubblicare le risposte che riceveremo. Nel frattempo incoraggiamo tutti a diffondere la petizione tra amici e conoscenti, ma anche a inviarla personalmente ai candidati e/o partiti ai quali sono maggiormente interessati e, naturalmente, metterci al corrente di eventuali risposte. Potete contattarci semplicemente mandando una mail all’indirizzo: petizionemassoneria@yahoo.it
Gentili candidati,
con la presente petizione chiediamo, per questa campagna elettorale, una corretta informazione su alcuni temi che molte persone ritengono di grande rilevanza al momento di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento e al Governo del paese. In particolare i firmatari dell' appello chiedono:

1) che il partito da voi rappresentato dichiari se i propri candidati al Parlamento della Repubblica siano o no iscritti, in una qualunque forma, a una qualche Loggia di tipo Massonico o di ispirazione massonica.

2) Chiediamo, soprattutto, con forza, che il candidato premier del vostro partito o schieramento dichiari pubblicamente e senza fraintendimenti se appartiene o meno, in qualsivoglia forma, ad associazioni di ispirazione massonica.

3) Chiediamo infine che dichiariate se ritenete importante o meno sollevare la questione del rapporto tra politica e massoneria.

Tali informazioni riguardano la vita pubblica e politica dei candidati e numerose vicende del recente passato di questa nazione, e costituiscono quindi un criterio legittimo su cui i cittadini possono voler valutare se esprimere o no un voto per un partito o un candidato premier. Attendiamo con fiducia un vostro responso e porgiamo distinti saluti,

I firmatari

firmate la petizione

giovedì 20 marzo 2008

Dalle Rune ai Vichinghi

Io so che pendetti

dall’albero esposto ai venti

per nove notti intere

da lancia ferito

e dedicato ad Odino

Io Stesso a Me Stesso

su quell’albero che nessuno conosce

da quali radici cresca

nessuno mi dette pane

nessuno il corno

guardai verso il basso

raccolsi le Rune

urlando le presi

(Hàvamàl – 138/140)

lunedì 17 marzo 2008

Roberto Benigni omaggia Torisi

Ascoltatevi questa poesia quando avete voglia,
è stupenda...
Poesia a Troisi
Buona Pasqua a tutti.

lunedì 3 marzo 2008

Primo Passo

Da un altro sito ho trovato questa "poesia" bellissima, credo sia una poesia non sono uomo colto che sa cogliere le distinzioni, quindi fate voi se avete voglia.
Padre Larre è stato un gesuita che ha studiato a fondo la cultura taoista, cinese, orientale in generale. Ha scritto dei commenti a testi cinesi antichi fantastici. La fonte dovrebbe essere agopuntura.org ho perso il link..
Questo è ciò che ha scritto e mie piace un bel po'.

Primo Passo

Ecco il primo passo
Di una che segue la Via
Un po’ inesperta e poco fedele
Affatto servile e poco pedante
Va di bianco vestita
Portando i colori della Via
Sulla sua sciarpa bianca
Segni regolari su righe irregolari
Tra le righe ad un tratto degli spazi
Per separare senza separare
Non punteggiatura quella del lettore
Non precisazioni oltre il testo
Non tempo vero il passato forse
Non modernità aggressiva non arcaismo illusorio
Poesia fresca dagli ampi tratti
E bicchieri colmi di banalità
Talvolta una raffica di improperi taglienti
La seguace né Italiana né Cinese
Ma Taoista certamente
Va risoluta di bianco vestita
Insinuante a suo agio nel vago nell’incerto
Invita al viaggio
Accennando il primo passo

Claude Larre

sabato 23 febbraio 2008

Ron Paul

Per chi non sapesse chi è cerchi il suo nome su internet, comunque è un repubblicano candidato alla corsa per la presidenza Usa.

Ron Paul ha detto...

... se abbiamo degli attacchi mafiosi negli Stati Uniti, non andiamo mica a bombardare l'Italia!?


Un genio...

venerdì 22 febbraio 2008

"La Natura ha inventato la morte per aver molta vita". Goethe.

Tratto da:
LA SCIENZA OCCULTA di Rudolf Steiner.

SONNO E MORTE
Non si può ottenere la natura della coscienza di veglia senza studiare lo stato in cui vive l'uomo durante il sonno; e così non si può affrontare l'enigma della vita senza studiare la morte.
In un uomo che non senta in alcun modo il significato della conoscenza soprasensibile, può nascere una certa diffidenza verso di questa, anzitutto per la sua maniera di considerare il sonno e la morte. La scienza occulta può apprezzare i motivi che fanno sorgere tale diffidenza. Infatti non è inconcepibile che qualcuno dica che l'uomo esiste per la vita attiva e produttiva, che dal dedicarsi ad essa dipende iln suo lavoro, che l'approfondimento di stati quali il sonno e la morte può sorgere solo dall'inclinazione a oziosi trasognamenti, e non può condurre ad altro che a vuote fantasticherie. Il respingere simili "fantasticherie" può quindi facilmente considerarsi come indice di mente sana, e l'abbandonarsi a quegli "oziosi trasognamenti" come una morbosità, propria di persuone cui fa difetto la forza e la gioia di vivere, e che sono incapaci di "vera attività produttiva". Si avrebbe torto a scartare senz'altro come ingiusto questo giudizio perchè esso ha in sè un certo nòcciolo di verità, un quarto di verità, ma questa deve essere completata dagli altri tre quartiche le appartengono. Chi vede chiaramente questo primo quarto giusto, e non sospetta neppure l'esistenza degli altri tre, diventa a ragione diffidente, se egli si contesta il quarto giusto. Bisogna invero ammettere incondizionatamente che lo studio di ciò che si nasconde sotto sonno e morte è cosa morbosa, se conduce a un indebolimento, a un allontanamento dalla vera vita. E bisogna altresì ammettere che quanto in passato è andato per il mondo come scienza occulta, e che oggi va in giro sotto tale nome, ha molte volte un'impronta malsana e ostile alla vita. Ma mai niente di malsano scaturisce dalla Vera conoscenza soprasensibile. Anzi la verità è piuttosto questa: come l'uomo non può esser sempre desto, così nelle esigenze reali di vita, presa in tutta la sua estensione, egli non può fare a meno di quello che gli è offerto dal soprasensibile. La vita continua nel sonno, e le forze che lavorano o creano durante la veglia prendono vigore e ristoro da ciò che il sonno dà loro. Altrettanto avviene per quello che si può osservare nel mondo manifesto. I confini del mondo, sono più vasti del campo di questa osservazione, e quel che si riconosce nel visibile deve essere completato e fecondato per mezzo di quel che si può apprendere circa i mondi invisibili. Un uomo che non rinnovi continuamente col sonno il vigore delle forze esaurite, giunge alla distruzione della propria vita; parimenti uno studio del mondo, che non sia fecondatodal riconoscimento dell'invisibile, conduce alla desolazione. Similmente è della "morte": gli esseri viventi soggiacciono alla morte perchè possa sorgere nuova vita. E' la conoscenza del soprasensibile che diffonde chiara luce sulle belle parole di Goethe "La Natura ha inventato la morte per aver molta vita".
...

martedì 12 febbraio 2008

L'ignoranza di me medesimo

Visto che leggendo in giro qua e là, tra siti e alcuni libri, mi sono reso conto di essere un grande esempio di ignoranza. Per cui oggi preferisco riportarvi un pezzettissimo di un libro: Guida allo Yoga, di Sri Aurobindo,Ed. Miderranee.

Pagina 130.
Esistono tre poteri cosmici, ai quali ogni cosa è sottomessa: la creazione, la conservazione e la distruzione (Brahma, Vishnu e Shiva):tutto ciò che è creato dura nel tempo e poi comincia a disgregarsi. Sopprimere la Forza di distruzione comporta una creazione non soggetta a scomparire, che durerà e si svilupperà per sempre. Nel mondo dell'Ignoranza nel quale viviamo, la distruzione è necessaria per il progresso; ma nella Conoscenza, nella creazione di Verità, la legge è quella di un costante sviluppo, senza la necessità di alcuna pralaya (dissoluzione del cosmo; tutte le dissoluzioni delle cose create).

Pagina 131
Gli uomini non conoscono se stessi e non hanno ancora imparato a distinguere le diverse parti del loro essere; generalmente essi le riuniscono in un sol blocco a cui assegnano il nome di mente, poichè le conoscono e le sentono mediante una percezione e una comprensione mentale o mentalizzata. Ed è per questo che non comprendono i vari stati di coscienza e le loro azionio, in ogni caso, solo superficialmente. Divenire coscienti della grande complessità della nostra natura, percepire le diverse forze che la muovono, sottoporre i suoi movimenti alla direzione della conoscenza, sono altrettanti elementi fondamentali dello Yoga.

Dopo queste posso pure chiudere il blog, tutto il resto è aria fritta :))

sabato 19 gennaio 2008

2012

Forse per molti questa data non vuol dire granchè, a parte che avremo 4anni in più nella nostra vita. Singolare che il nostro bacino prenda lo stesso nome,vita, come a definendo una zona del corpo avente una circonferenza, un ciclo ben determinato e concreto, per quello che intendiamo noi con questa parola.
Ma tornando alla fatidica data del 2012. C'è chi si ispira ai Maya e dice che il loro calendario pone la fine della nostra epoca proprio al solstizio di inverno di quell'anno. C'è chi dice che ci schianterà un'asteroide o cometa che sia, qualcuno invece sostiene che l'asteroide si schianterà su Marte, sempre nel 2012 con devastanti conseguenze per tutto il sistema solare. Visto che farà esplodere il pianeta ferroso con catastrofiche conseguenze a catena.
L'anno platonico, l'inizio e la fine di esso corrisponderanno al momento in cui il nostro sistema solare ripasserà al centro della nostra galassia, il 2012.
Per gli indiani e la loro astrologia siamo nel Kali Yuga, l'ultima delle Ere da loro calcolate in questi grandi cicli celesti.Kaly Yuga o Era del Ferro, corrisponde al periodo della corruzione, disgregazione, l'entropia regna sull'anima e di conseguenza sul corpo; la fine del grande ciclo avente inizio nell'Era dell'Oro, questa probabilmente citata dalle nostre parti come l'Eden. Anche Esiodo e Mosè si sono impegnati per spiegare tutto ciò, gli Egizi i padri di questi ultimi si sono assolutamente impegnati per parlarci di questo due per mille. Ma noi in generale capiamo ben poco, distorciamo molto.
In ultimo c'è la grande partecipazione del movimento new age, creato ad arte dalla massoneria per fare un pò di maretta anche se non tutto il male viene per nuocere. Una partecipazione ormai di massa tra contattati, channellers ed esperti in astrologia moderna, che per alcuni alchimisti è molto anzi troppo fallace.
Ci sono tanti privilegiati che sentono esseri di altri sistemi solari o planetari, oppure sono in diretta con gli angeli. Ora non starò qui a discutere se esistano questi esseri "alieni" o no. Mi pare ovvio che un sistema di infiniti universi quale il nostro sia decisamente sprecato per l'attuale razza umana, visto che non è in grado di apprezzare il suo stesso pianeta.
Questi channelers riempiono intere pagine su internet di conversazioni loro avute con grandi esseri. C'è chi da almeno vent'anni dice a chiunque lo segua di comprarsi una casa in montagna e di farsi un bell'orto, perchè i tempi a venire saranno devastanti. C'è chi dice ogni settimana:"Va tutto bene, va tutto bene, insieme vinceremo, il grande progetto celeste procede deciso e glorioso".
Riguardo alle profezie iniziali sul 2012 credo che ognuno di noi si possa informare come meglio preferisca. Alla fine di questa ricerca si accorgerà che ci sono troppe cose assonanti per non farci su un pensierino.
Invece per quanto riguarda i restanti privilegiati contattati, senza offesa per quelli in buona fede, ma per gli altri credo che ci sia un delirio di onnipotenza. Oppure un sapiente lavoro per rintronare la gente, facendole aspettare inerte un salvatore dal cielo. Scaricandogli addosso ogni nostra responsabilità. Credere che un giorno il cielo sarà ricolmo di astronavi grandi quanto una città e che da queste scenderanno milioni di esseri pronti a rallegrarci e liberarci può essere anche plausibile, però prima noi altri dobbiamo decisamente "disciularci". Viviamo ancora troppo ancorati alle nostre piccinierie, lo dimostra il fatto che speriamo nell'intervento degli alieni come in una tachipirina celeste, oppure nell'ipotesi di essere gli eletti che ce la faranno. Ignorando la sorte dei nostri simili, perchè "Noi li avevamo avvisati".
Io penso che in primo luogo sia l'uomo a doversi svegliare, attualmente siamo dei primitivi con più tecnologia. Le fronti di molti di noi assomigliano più a dei primati avvolti da turbe psichiche, piuttosto che a degli angeli in terra (mi ritengo assolutamente uno di questi).
Troppi di noi si perdono ancora a rincorrere bandiere, il primo girone dell'inferno di Dante, invece di comprendere che l'unica vera bandiera è l'umanità e la sua natura. Poi c'è la bandiera fraudolenta delle associazioni segrete quali le massonerie, opus dei , ben n' rabith e compagnia bella, che ne han create altre a tavolino per distrarre la gente. La quale facente specchio dell'Era della decadenza preferisce ancora ammazzarsi, per idee create appositamente allo scopo di separarci.
Secondo me il Kali Yuga può anche essere inteso come espressione del nostro inverno interiore. Un momento in cui grazie al crollo degli schemi esterni, finalmente ci isoliamo da tutto tornando direttamente a noi stessi. Ricercando le nostre responsabilità incredibili, mandando ad esempio finalmente a puttane l'idea dei peccati, idea alquanto bizzarra di un dio che passa il tempo a cercare di giudicarci per poi punirci. Invece esiste la semplice "punizione" dettata dalla reazione uguale e contraria al nostro modo di essere e quindi successivamente agire.
Ritrornare finalmente a Sè riscoprendo il vero potere dell'individuo, nuovamente libero dai condizionamenti esterni di qualsiasi tipo esso siano. Un Umano finalmente aderente a quella che è la sua reale Natura interiore.
Di fatti da ogni pulpito le grandi ideologie hanno sempre cercato di svilire la potenza dell'individuo che ricerca la libertà d'animo (il capitalismo esalta il singolo a discapito del suo simile, non ha niente a che vedere con l'esaltazione dell'Animo), dando maggior risalto al potere della massa indirizzata in un unico scopo. Ma se noi studiassimo meglio la fisica comprenderemmo che fa più "danni" un uomo libero ed emancipato, di una massa di caproni.
Solo che preferiamo ancora le fiabe per il sonno...
O forse siamo pesci che seguono la corrente delle cose per giungere al proprio destino: il ritorno alla propria Natura. Gioia e pienezza di vivere, in una parola sola: Amore.
Baci e abbracci.

martedì 8 gennaio 2008

Nulla clades in animum pugnalis...???

Potrebbe essere che un giorno guarderete anche voi in faccia un vostro carissimo amico, e quando vi congederete da lui salutandolo non sarà come le solite volte. Forse perchè non saprete quando lo rivedrete nè se lo rivedrete. Non perchè vi stia sulle palle o qualcuno di voi due debba morire, ma semplicemente perchè magari lui avrà deciso di cambiare nazione in cui vivere.
Probabilmente non gli si darà molto peso, perchè ci sono i voli low cost che ci permettono un movimento così veloce e a lunga gettata che tutto apparentemente si semplifica, avendo l'illusione di non separarsi mai.
Tuttavia può accadere che quando questo vostro amico salga sull'aereo, qualcosa dentro di voi si renda conto che fisicamente sta avvenendo una separazione. Pare, si mormora, che noi viviamo in questo stato di condensazione energetica (la materia) proprio per percepire la separazione tra noi e tutto ciò che non riteniamo "Noi". Ecco allora che se anche riusciate a capire mentalmente che non è morto e potete rivederlo quando vi pare, comunque qualcosa non c'è più e inevitabilmente cambia. Si mette in moto un quantitativo pazzesco di rielaborazione emotiva, di spazi temporali prima vissuti con questa persona che ora naturalmente troveranno nuova collocazione, etc etc...Insomma comincia una nuova epoca anche per chi resta, non solo per chi parte.
Tutto questo per dire che è normale che mi dispiaccia, è normale provare dolore, anche se è mista a gioia e interesse, per ciò che si sta disponendo sul campo ora stravolto...
Quindi di seguito metto un altro mio racconto proprio per celebrare la partenza di un amico che è un fratello e l'arrivo di qualcosa di nuovo, mi auguro per tutti...

Leggere mail nuove, vecchie, di amici o conoscenti? Forse non c'è molta differenza, se non facciamo troppo i diffidenti....
Leggere e respirare piano, ascoltando un po' di musica, fermandosi tra una riga e l' altra pensando al volto di quella persona, al suo sorriso, lo sguardo, al suo modo di volerti bene, e come io lo comunico a mia volta...
Pensare alla vita, a questo grande viaggio, ora sulla Terra, magnifico Essere pianeta.
Vagando con la mente incontrando i ricordi dei miei viaggi, vacanze, illusioni, speranze, sogni!
Bisogno di poesia.
Rivedermi in macchina a Milano, con due amici, appena usciti da uno di quei centri sociali, dove stanno i drogati, e i delinquenti!
Già, i drogati. Spesso quando eccedo in euforia molti mi chiedono " Ma ti droghi!?!?!?!", come se fosse normale essere grigi. Come se la gioia possa essere solo uno stato di alterazione da stupefacenti ......
Ma ritornando al mio viaggio con i miei compagni, usciamo da quel posto e ci dirigiamo alla macchina di Max, come al solito non ha voglia di fare "sbattimenti", allora mi offro per guidare. La destinazione è vicina, poi Milano è un piccolo paese. L'altro socio della compagnia di disperati è Marco P..
Partiamo, ma dalle prime mosse si capisce che l' ambiente non è dei più lucidi. Fiduciosi ci imbarchiamo per fare un venti minuti di macchina e poi berci qualcosa, per rinfrescarci dalla traversata immane...Lo spazio e il tempo niente di più relativo.
Giro a destra, a sinistra e eccoci in Viale Mac Maho..
" E dove cazzo siamo!???" , un punto di domanda stampato in fronte a tutti e tre! “L' ho già sentito, ma non so mica dove siamo"
Viviamo da vent' anni a Milano ma ora è come se fossimo finiti a Utrecht in Olanda. Almeno lì riuscivo a tornare al campeggio.
Che strada prendere per la nostra direzione? Non ci perdiamo d' animo, la macchina va avanti ma non si sa bene dove. Noi continuiamo a parlare colti dal delirio cannabinologo, tanto di benzina ce n’è.
Periodicamente qualcuno convinto guarda fuori per vedere se riconosce la zona, ma niente!! Questa città così familiare è diventata sconosciuta, deserta, stranieri in un altro continente.
Spesso si sente riecheggiare una frase in macchina "Viale Mac Mahon!?? L' ho già sentita...Mmmh... però non so mica dove cazzo siamo", e poi "Ragazzi è ufficiale ci siamo persi a Milan, tre deficenti!", ogni tanto anche qualche senso di colpa "Dobbiamo smettere di farci delle canne così forti! Anche te Cesare non puoi mettere tutta quella roba dentro!"
...Dopo quaranta minuti di su e giù per questo fantastico viale milanese, cominciamo a pensare a quello che potrebbero pensare i nostri genitori… " Ma se io dico a mio padre che mi sono perso a Milano non ci crede, oppure pensa che ha un figlio deficiente!" ,
Cominciamo a ridere e pensiamo di chiamarli per chiedergli informazioni all' una di notte: "Papà sono in Viale Mac Mahon come faccio a tornare a casa!?"..." Mi vieni a prendere?"...a questo punto mi devo fermare perchè non riesco a vedere più la strada da quanto sto ridendo, mi lacrimano gli occhi, e la fuorezza della canna importantissima che ci siamo fatti prima, accresce l' ilarità nonché lo spaesamento...
Sentirsi improvvisamente stranieri su un suolo tanto familiare, che strano.
Dopo un' ora e venti di deliro tremens, i ragazzi riuscirono a raggiungere la meta tanto ambita. Gli amici che ci aspettavano ormai con le ragnatele addosso, pensavano fossimo dispersi. Fecero molta fatica a crederci, ma solo dopo averci guardato in faccia capirono che non erano scuse.
Siete dei cari compagni di viaggio..
Il Giardiniere.