domenica 5 giugno 2011

Le alte maree la bassa marea

L'uomo è composto da almeno l'80% di acqua esattamente la stessa percentuale del pianeta terrestre. Così come le maree del nostro pianeta vengono spostate dalla Luna così anche il nostro corpo viene spostato di conseguenza. C'è qualcosa dentro di noi che segue dei cicli, che si comporta esattamente come l'onda. Cresce a dismisura fino ad emettere una schiuma al suo culmine andando da quel momento a crollare precipitosamente verso riva. Così la vita ci sposta con le sue correnti nascoste e profonde, di cui fa emergere solo la minima parte in superficie. Così il nostro subconscio ci guida nel 90% delle nostre azioni quotidiane. Affermare di essere perfettamente consapevoli di quello che si fa è abbastanza un azzardo. La condizione umana per me è un'esperienza che va vissuta, bisogna afferrarla e respirarla in ogni sua essenza per quello che siamo in grado di offrirci non per quello che vorremmo o sogniamo della nostra vita. Partire dalla nostra condizione individuale, fatta di attitudini e di scordinazioni. Smettendo di cercare di essere qualcosa che non siamo dobbiamo fare l'atto più duro ma più vero, ossia accettare la natura individuale per quello che è, così solo da lì potremo cominciare distruggendo i falsi sogni che abbiamo di noi e iniziare ad edificare una realtà perchè siamo. Non ci sono ideali non c'è niente che sia corretto e giusto per tutti a prescindere, c'è solo l'individuo e le sue caratteristiche, da qui ne derivano le vere scelte per la propria vita. Comprendere che siamo essere da cui scaturiscono onde emotive in ogni secondo, queste ci portano a salire e scendere incessantemente seguendo dei cicli ben precisi che vanno in accordo con la Luna e la nostra acqua specifica biologica. L'acqua è portatrice di vita, così anche le emozioni lo sono, ci muovono ci spingono a vivere la vita, a percepirla, sentirla. Sono il filtro col quale vediamo la luce del sole, quindi il mondo emotivo è un elemento importantissimo e dominante nell'uomo attualmente. Tuttavia non è l'unico elemento che ci permette di interfacciarci con i nostri mondi interiori rispetto agli stimoli esterni. Però ora come ora è il primo filtro deformante a cui diamo maggiormente attenzione, in modo più o meno consapevole. Lavorare sul proprio mondo percettivo ed emotivo, vivendo liberamente le nostre emozioni e lasciandole essere poichè sono un espressione di ciò che siamo rispetto al cosmo, ci permette di pulire la nostra acqua biologica e di raffinarla. Accettare con equilibrio che quando abbiamo un emozione fortissima verso l'alto, è solo questione di tempo ma finiremo velocemente in basso verso riva. Questo processo è inevitabile poichè così funziona la natura delle emozioni, quindi solamente se è presente durante l'esperienza una lucida osservazione di sè lavorando con costante attenzione potremo purificare la lente deformante dell'acqua, riuscendo finalmente ad avere una visione più diretta della sorgente.
Del resto l'acqua nasce sempre da una sorgente...

Nessun commento: