venerdì 24 giugno 2011

La bestia si difende

La forza del branco sta nel numero, più elementi lo compongono più la sua forza è elevata. Chiaramente non è una forza qualitativa ma quantitativa. Ogni volta che noi aderiamo alla legge del branco, alle tendenze umane di massa senza un discernimento o un'azione cosciente, diamo in pasto alla bestia la nostra energia e ci dispone come meglio crede. Diventiamo delle marionette nelle mani di un archetipo che produce tutto fuorchè individui senzienti. Ecco perchè quando un progetto di uomo inizia finalmente a muovere passi per appropriarsi della sua individualità, cominciano i casini. La bestia, il branco perde la nostra energia e quindi una razione di cibo quotidiana manca. La bestia ha fame e per questo ci fa dono della forza del branco, per illuderci sul potere delle masse inconsapevoli che si muovono seguendo ideali preconfezionati senza alcuno spirito critico. Quando aderiamo completamente ad un ideale, egli ci modifica a tal punto da poter diventare la fotocopia di quel tal politico o che dir si voglia, a supporto di questo si faccia un giro nelle università a incontrare gli aspiranti Che Guevara Rivoluzionari. Tutto ciò conferisce potere, forza o chissà cos'altro, ma sicuramente obnubila la verità. Non è da stimolo per lo sviluppo della nostra individualità. Quando invece incominciamo a invertire la rotta e l'unica cosa interessante diventiamo noi e i nostri abissi di luce, ecco che la bestia si incazza.
Allora ci aggredirà nei nostri punti deboli per farci tornare in dietro, perchè ha bisogno della nostra energia, siamo la sua cena e colazione. Ecco perchè diventare individui in una società composta per la maggior parte da subumani diventa un'opera immensa e di grande volontà, perchè l'inerzia dell'umanità tende al branco più che all'individuo. Ma quest'ultimo man mano che acquisice il potere personale è in grado di sviluppare un energia ordinata e focalizzata, che ne determina una intensità e qualità sicuramente più alta di quella del branco. Quindi avere un gruppo di individui uniti in uno scopo comune è molto più potente di una massa di corpi umani assoggettati al branco. Questo posside una forza legata alla quantità ed è caotica e greve, per cui ha una forza tangibile, ma dipende sempre dalla quantità degli elementi dormienti che si assoggettano. Mentre l'individuo ha scelto, quindi direziona l'energia dove volge la sua intenzione o aspirazione, la qualità dell'energia comunque dipenderà sempre dal suo cuore, e anche in parte dall'etica.
Per questi motivi la strada della conoscenza di sè è assolutamente individuale e riservata. La bestia ci verrà sempre a colpire nei punti deboli, in questo possiamo riconoscere un grande insegnante severo, ma non dobbiamo dimenticarci che utilizza la gente intorno a noi per riprenderci tra i suoi denti.
Bisogna rimanere ermetici e avere grandi momenti di solitudine, per essere totalmente a contatto con sè stessi. Col passare del tempo saremo sempre più gelosi del tempo che possiamo dedicare a noi stessi, poichè fruitore di grande conoscenze e perchè nascerà via via un sentimento di comunione dal quale potrà poi nascere un amorevole curiosità di chi siamo veramente.
E' un viaggio avvincente ed estremamente duro che richiede una disciplina e un'applicazione ferrea che non è da tutti.
Il tempo a disposizione per tutto questo a volte sembra non bastare, quindi chi ha tempo non perda tempo.

Nessun commento: