Premessa: la persona che scrive non è portatore di cultura, per cui tutto ciò che verrà scritto è in funzione di un mio modo sensibile di vivere. Seconda cosa: quello qui di seguito non vuole essere un discorso politico, ma un discorso da umano ad umano, per cui tutti coloro rivedranno delle ideologie dentro le mie parole, buon per loro che hanno ancora voglia di crederci, ma non vestitemele poiché sto meglio nudo. Certi termini hanno finito il loro tempo, poiché fautori di fazioni, scontri e divisioni che non han prodotto altro che...guerre e dittature.
Ultimamente tira un'aria che mi punge la pelle. Ci stanno inducendo ad un pensiero di odio e rifiuto dei nostri simili e noi ci stiamo cascando inesorabilmente. Cadere in questi pensieri è facile, poiché una volta che si inciampa è difficile rimanere in piedi più che assecondare la forza di gravità terrestre che ci chiama a sé.
E' un momento in cui tutti fanno fatica a dedicare tempo ai propri cari, star dietro ai problemi di chi ci sta vicino, più che in ogni altro momento. E' semplice essere buoni e cortesi con tutti, quando le nostre dinamiche di vita scorrono come noi vorremmo. Però in un momento in cui la pressione sale al collo di ognuno di noi, dove la libertà di azione viene limitata dal nostro concetto di avere, se non HO questa cosa piuttosto che un'altra, non posso vivere felicemente. Aggiungendo che a volte il possessi di quella tal cosa può generare problemi di altro tipo, quindi si giunge ad una vita che non riesce ad essere più TRANQUILLA (il divano che porta all'inerzia). Credo che molti dei nostri problemi nascano dal fatto che abbiamo vissuto troppo nella tranquillità, beandoci della nostra falsa bellezza, senza accorgerci di avere merda fino alla cintola nelle nostre case. Ora quando i riferimenti esterni che ci han sempre dato tranquillità vengono a mancare, rimane solo una cosa...L'UOMO nudo, lì da solo fatto e finito come piace tanto a mammà! A quel punto se ti stacchi dall'AVERE poiché è diventato il sistema con cui ci costringiamo ad una vita di sofferenze, cominciamo ad entrare nel mondo dell'essere... ma è un'altra faccenda.
Ora ciò che noto qui in Italia e non solo è una decadenza alla violenza, al giudizio estremo e ASSOLUTO: ciò che dico io e faccio io è legge, o con me o contro di me. Praticamente il delirio di un dittatore paranoico. Siamo tanti piccoli dittatori paranoici, che prima di tutto costringiamo le nostre esistenze a diventare piccole e inutili. Non accettiamo più nessun confronto con alcuno, poiché la vita pare stancarci così tanto, darci così tanti grattacapi che non abbiamo le forze per sostenere un confronto con chicchessia, ma soprattutto delle conseguenze che ne derivano.
Ovvero mettersi in discussione, cercare una via di mezzo, o quanto meno trovare un punto di equilibrio tra le due parti. Per far ciò bisogna muoversi dal proprio pantano, avere voglia di farlo, ma purtroppo molti di noi dormono comodi in una cascata di acqua fognaria, urlando le proprie ragioni idiote pur di provare a muoversi.
Non c'è più dialogo, abbiamo accettato il dibattito come viene proposto alla tele ormai da anni e poi sviluppato allo stadio, come unica forma di dialogo nonché di ragionamento.
Tutto questo è un facile ed inerte aderire ad un opera decadente dell'umanità, è più facile cadere che salire. La salita richiede volontà, ma oggi come oggi, richiede anche UMANITà!
Stiamo diventando più simili ad un branco che sbrana il più debole, piuttosto che uomini che lo soccorrono.
Ci stiamo impoverendo nel linguaggio così come nell'animo. Oramai su facebook si sputa fuori rabbia e si aggredisce chiunque, basandosi su concetti o idee che si hanno della vita o riguardo quella persona, senza porsi alcuna domanda.Ma con tutti gli sbagli che commettiamo ogni giorno, potremo sbagliare nel nostro agire con o contro gli altri???
E' la via più semplice, cadere, lasciar sfogare fuori ogni nostro tiramento, d'altronde il mio telecomando ha le pile scariche e con sta crisi non posso comprarmi le pile! Dovrò pur odiare qualcuno per questo?!?!
Sputiamo odio addosso agli altri senza accorgerci di chi siamo in quel momento, a volte siamo pure fieri di noi..
E' in un momento come questo che si vedono i veri esseri umani! Quelli che non cedono alla loro natura egoica, ma cercano di compiere un passo verso la propria libertà e di conseguenza anche per gli altri. Liberi dai propri possedimenti, averi, quelle pulsioni piccole che ci rendono simili a loro. Riusciremo a ritornare all'essenziale?
A guardarci negli occhi e parlare? Ad abbracciarci perchè è un momento duro e anche se non ho un soldo da darti posso sempre esserti vicino, invece che approfittarmi di te???
Riusciremo a perdonarci? Riusciremo a comprendere il nostro passato così da agganciarci ad un nuovo futuro?
Ci stanno mettendo uno contro l'altro, uno sopra l'altro, in spazi sempre più piccoli e caotici, o impariamo a convivere e diventiamo forti della nostra unione o saranno degli anni molto brutti.
Tutto questo può cambiare grazie al singolo che si autodetermina dalla massa, che sceglie di seguire una strada più impegnativa MA CREATIVA! Così finalmente da creare una massa individualizzata e diretta verso un atto creativo che doni vita alla nostra società.
Tuttavia io rimango molto fiducioso, la medicina a volte è amara, altre volte è una SUPPOSTA..
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