sabato 23 luglio 2011
Alì Babbà e i suoi ladroni
C'è un tunnel da percorrere per giungere alla luce che si intravede alla fine..Bisogna correre, camminare, arrampicarsi, scivolare, cadere,scalare e camminare su sè stessi. Nutrirsi del terreno scuro, sentirne la densità e lo spessore. Non basteranno tutti i libri letti di una biblioteca privata, non servirà a niente avere i genitori che fanno meditazione o qualsiasi altra pratica strana e stravagante se non saremo noi a farle col nostro corpo. Leggere un libro sulla meditazione non è meditare. Sembra un'ovvietà questa frase ma molta gente è convinta che se ha letto un libro di qualsiasi argomento inerente l'essere umano se ne sta occupando. In realtà se non si giunge mai ad un'applicazione concreta, se non nasce la necessità di fare esperienza tramite la propria carne di ciò che si sente dire o si sente nel proprio intimo, si sta solo diventato un po' più intelligenti, affascinanti o stravaganti agli occhi della gente e niente di più. Ci si riempie la bocca di parole perchè si seguono corsi. Ma se durante la giornata non si vive il proprio tunnel nero quotidiano con coscienza, lucidità e attenzione non si conclude un cazzo. Bisogna infilare le mani nella "mota" perchè è nostra e non di nessun altro. Troppa gente appena si approccia a qualsiasi corso new age più o meno serio, poi passa il tempo ad accusare gli altri di frenarli con la loro "energia negativa", i pensieri caotici della gente..etc,etc..In realtà questo è uno stadio che esiste ma conviene lasciarlo ad altre persone di ben altro livello. Per quanto riguarda la gente comune come noi sarebbe molto più belle prendere onestamente coscienza del fatto che la nostra individualità composta di emozioni e pensieri è collegata a un gomitolo di merda, che è il substrato collettivo psichico, e noi lo nutriamo alla grande insieme a tutti gli altri. Solo dopo questa presa di coscienza sincera e serena riusciremo a incamminarci dentro il nostro tunnel veramente. Perchè il canarino quando è al centro della gabbia e comincia a voler volare gli sembra tutto facile e di esser libero, ma dopo poco fa i conti con le sbarre. Sono stufo di gente che paventa studi, letture, conoscenze e intelligenza superiore alla media, che mentre afferma di lavorare su di sè da tempo immemore irrigidisce il petto come il gallo quando fa "Chicchirichì!". La strada per conoscere sè stessi veramente fin nelle proprie fondamenta carboniche è buia nera e stretta, anche se non sembra una cosa invitante e all'apparenza non lo è per niente, è qualcosa di impagabile che rende la vita Vera.
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